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Perché il social media marketing è la strategia più diffusa ed efficace.

Hai deciso di mettere mano alla comunicazione aziendale della tua attività? Bene, non fermarti a LinkedIn e qualche comunicato stampa! La comunicazione di aziende e professionisti segue nuove logiche dettate dai social media, oggi sempre più declinabili su aziende e privati.

Il processo di digitalizzazione ci permette di poter affermare con certezza che oggi tutte le aziende devono avere una presenza digitale. L’ultima previsione fatta da WeAreSocial nel 2021, infatti, riporta che sicuramente le aziende proveranno a recuperare i guadagni persi durante la pandemia tramite i social, inserendosi nelle conversazioni stesse dei loro consumatori. 

Sì, hai capito bene: un social dove scorri tra suoni buffi o su cui hai condiviso la foto della cena di ieri, o messo like alle foto delle vacanze di qualche influencer, può diventare uno strumento di risanamento post crisi. Come è possibile? 

Abbandona la rigidità e formalità della vita d’ufficio: guarda con occhi creativi la tua attività, il tuo prodotto o servizio e pensa a nuovi modi di raccontarlo. I social non chiedono altro: trasparenza, semplicità e comunicazione diretta. I risultati? Contatti, reputazione e vendite non tarderanno ad arrivare con la giusta strategia, consapevolezza e costanza.

Come puoi riuscire ad ottenere questi risultati? Come iniziare ad utilizzare i social in modo consapevole ed efficace per i propri interessi? Te lo spieghiamo in in questo articolo, parlandoti di:

  • La realtà dei social media: alcuni dati dell’importanza dei social per gli affari
  • Come iniziare ad utilizzare i social media per il tuo business: scegli la piattaforma per te
Come muovere i primi passi nel social media marketing per aziende e privati
Personaggio vettore creata da vectorjuice – it.freepik.com

La realtà dei social media: alcuni dati dell’importanza dei social per gli affari

Il mercato italiano ha sempre fatto fatica ad adattarsi alle novità e saper cogliere per tempo le nuove tendenze. L’approccio ai social rientra tra questi: la rivoluzione del digitale degli ultimi anni non ha fatto che consolidare il fenomeno costringendo anche i più tradizionalisti a salpare nel vasto mare che è internet.

Già nel 2010 WeAreSocial scriveva:
i dati confermano che il rapporto dell’Italia con il social web è molto più che una tendenza del momento: ormai il 78% della popolazione dichiara di avere un profilo su un social network e il 76% vi accede più volte al giorno. Il 63% ha più di 50 amici collegati al proprio social graph.”

In soli dieci anni la percentuale di intervistati che si dichiarano raggiungibili e che quindi usano abitualmente i social media, passa dal 9% al 51%.

Considerando che queste percentuali si riferiscono ad una scala mondiale che conta anche zone del mondo dove l’accesso ad internet e alle tecnologie è difficoltoso, ci rendiamo conto come per l’occidente la percentuale effettiva sia in realtà anche superiore, e chissà quanto ancora crescerà nei prossimi 10 anni.

Dati utilizzo social media dieci anni fa: We are Social 2010, come cambia il social media marketing per aziende negli anni
Dati We Are Social 2010

Ciò comporta che queste piattaforme assumono un ruolo concorrenziale verso gli altri media tradizionali e non c’è voluto molto affinché si capisse la loro proprietà distintiva: non serve più pagare la pubblicità per ottenere la visibilità del potenziale cliente, basta “solo comunicare”. Ma come ci riescono?

A differenza del grande mare di internet, fatto di informazioni, siti web e pubblicità pensate risponde alle esigenze della massa, i social media sono stati creati a misura di individuo.

Ciò vuol dire che se sappiamo sfruttarli in modo ottimale, possiamo instaurare con l’utente una conversazione one to one capace di convertirlo attivamente prima in follower, poi in lead ed infine in cliente fidelizzato.

Come iniziare a comunicare sui social media in modo efficace? Scopriamolo insieme

Come iniziare ad utilizzare i social media per il tuo business: scegli la piattaforma più adatta a te

Finora abbiamo sempre parlato di social media, un termine generico ed indistinto che in realtà vuol dire tutto e niente. Infatti, ogni piattaforma è come un universo a se stante: ha le sue regole, i suoi abitanti, lingue, tradizioni ed abitudini. 

Per riuscire a comunicare efficacemente al loro interno è indispensabile cominciare con l’identificare il social più adatto alle tue necessità, al tuo target ed al tuo obiettivo. 

Facciamo insieme una panoramica introduttiva, a partire dal più “formale” al meno!
Perché le virgolette alla parola “formale”? Lo scoprirai quando parleremo dei nuovi trend per il 2021! Sei impaziente? Continua a seguirci per non perderti le novità nei prossimi articoli o sui nostri profili social.

Quale social scegliere per aziende e privati

  1. Linkedin: detto anche il social del lavoro.
    Questa è la prima, per non dire spesso l’unica scelta delle aziende che vogliono approdare sui social. Si crede che sia l’unica piattaforma utile per un business perché raccoglie al suo interno professionisti, attività e discorsi più formali legati ai diversi settori del mercato. Indicato soprattutto per il settore B2B e la costruzione di un personal branding professionale.
  2. Facebook: oggi soprannominato “il social dei boomer”.
    Si tratta di un social nato per far rimanere in contatto gli studenti dei college americani ma non c’è voluto molto affinché si affermasse a livello mondiale come una grande bacheca dove condividere pensieri, foto e commenti imbarazzanti che dopo l’adolescenza si tende ad archiviare. Oggi giorno tuttavia è talmente oberato di contenuti da non permettere una crescita organica facilmente: abbondano testate giornalistiche, persone di età medio-alta (40-65) e post dalla grafica discutibile…

    Ma attenzione: se hai intenzione di utilizzare dei contenuti sponsorizzati nella tua strategia di social media marketing della tua azienda o attività, non puoi non avere un profilo/pagina Facebook. Sì, anche se vuoi sponsorizzare un contenuto solo su Instagram.
  3. Youtube: “ah, è un social media?” Si, ed anche tra i più diffusi.
    Come avrai intuito dai paragrafi precedenti, wearesocial fornisce annualmente un report con dati aggiornati sugli utilizzi del digitale nel mondo ed in Italia. Ogni anno ci sono grandi novità, ma sai cosa non cambia?
    La posizione di Youtube tra i social più utilizzati al mondo: sempre sul podio, e dopo la pandemia ha anche raggiunto il primo posto!

    Al suo interno infatti trovano spazio contenuti di ogni genere per ogni tipologia di target: attenzione però, la lunghezza del contenuto dev’essere proporzionale all’intrattenimento fornito, altrimenti nessuno arriverà alla fine del tuo monologo con cosi tanta scelta.
  4. Instagram: il social contro la concorrenza.
    Chi è del settore lo sa bene, Instagram tenta da anni di sbaragliare ogni tipo di concorrenza, ecco perché al suo interno trovi ogni formato di contenuto: immagini, rigorosamente ben studiate, Stories senza veli ma con i filtri alla moda, IGTV per contenuti lunghi ma non abbastanza per YouTube, e Reels per video veloci, all’insegna dell’infotainment.

    Il target del social va generalmente dai 16 ai 40 anni e si ragiona per nicchie: una nicchia è un insieme di persone interessate ad uno specifico settore o argomento, su cui quindi devi incentrare la tua comunicazione per riuscire a posizionarti e farti trovare
  5. Pinterest: un planner visivo, organizzato ed “aesthetic”.
    Il social potrebbe apparire come una galleria condivisa ma racchiude al suo interno molte più possibilità di quel che potresti pensare. La parola d’ordine è bellezza, “aesthetic” e design: gli utenti che la usano creano bacheche dove racchiudono le foto di prodotti, persone o grafiche che più gli piacciono, li hanno ispirati o colpiti. E possono anche comprarli se leghi uno shop al tuo account!
  6. Twitter: breve, incisivo, attuale e pungente.
    E’ il social di condivisione per eccellenza, qui non esistono giri di parole: commenta live un dibattito, evento, novità di qualsiasi settore e troverai chi la pensa come te o risponde prontamente.

    Gli utenti attivi dell’app appartengono a fasce d’età diversa in base al Paese: ad esempio il 40% degli utenti americani ha tra i 18 ed i 29 anni, mentre in Italia il 63% ha tra i 35 e 65 anni.
  7. TikTok: la rivoluzione delle logiche dei social media.
    Considerando soltanto gli stereotipi, è il social dei balletti o dei bambini: questo perché alla sua nascita è stato per lo più utilizzato da pre-adolescenziali, ma ad oggi la realtà è un’altra. Si tratta dell’unica piattaforma con un algoritmo che si distingue dalla concorrenza per l’attenzione con cui profila l’utente per fargli vedere sempre contenuti in linea con i suoi gusti, permettendo ai video di posizionarsi in modo automatico e per più giorni, raggiungendo anche milioni di visualizzazioni. Una tale visibilità permette di costruirsi una reputazione forte che influenza le tendenze del mercato.

    Ciò che viene apprezzato dell’app però sono soprattutto i suoni, i montaggi audio e le transizioni che il programma di ripresa interno dell’app stesso consente. Ad oggi il target attivo va dai 12 ai 35 anni, ma non mancano casi di grandi profili over 40 come @fabianamanager o di aziende che ne hanno guadagnato in visibilità ottenendo milioni di visualizzazioni in un periodo di tempo molto breve.
Affari vettore creata da stories – it.freepik.com

Questi sono solo alcuni delle innumerevoli piattaforme social esistenti, e non si escludono a vicenda: basta saper adattare la comunicazione alle logiche specifiche del social. In parole povere, un argomento trattato come su LinkedIn su tiktok non avrà mai successo, cosi come un contenuto aesthetic può andar bene per Instagram e Pinterest ma non su Twitter.

Quali di queste piattaforme hai utilizzato finora? E’ adatta al tuo obiettivo? Quale pensi di dover implementare? 

Scrivici per parlarne insieme e ricevere i nostri consigli! 

Adesso che sai dove è meglio comunicare, non rimane che pensare a cosa comunicare! Prossimamente arriveranno nuovi articoli dedicati al mondo social, intanto perché non sperimenti il nostro approccio pratico?
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Clelia

Author Clelia

Ha sempre in mano una penna o una matita, fisica o digitale che sia, con una sola parola d’ordine: scrittura creativa. Nella scrittura e nell’arte ha sempre preso scelte originali, portandola a ideare un intero murales a soli 13 anni. Oggi queste parole chiave la accompagnano nelle sue giornate dietro il suo amato smartphone, ad inseguire ed apprendere tutte le novità dei social per essere la digital content creator più sul pezzo che potessimo trovare: d’altronde, la generazione Z non si smentisce mai

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