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Forse ti stupirà, ma aprire un’attività commerciale non vuol dire creare un Brand né tantomeno fare “branding”. Un Brand infatti è molto più di un codice ateco ed un logo: è crearsi un posto nella mente e nel cuore dei propri consumatori, trasmettere i propri valori in ogni attività ed immagine, diventare riconoscibili.

Come riuscire a creare tutto questo? È un percorso di analisi, del mercato ma anche di noi stessi, in modo oggettivo e veritiero. Per aiutare le aziende emergenti e le PMI a creare un Brand, abbiamo ideato un percorso, dove, con il supporto di esperti dalle migliori aziende marketing internazionali ti guidiamo verso la scoperta delle caratteristiche uniche del tuo progetto. 

Stiamo parlando del Brand Workshop, una giornata dove tramite esempi virtuosi dei migliori brand del mercato, analizziamo e definiamo tutti gli elementi che costituiscono un brand fino a riassumerlo in due parole: ad esempio, “Think Different” o “Just Do It”.
Quale sarà l’anima del tuo Branding? Scopriamolo insieme!

Quali sono questi elementi e come usarli per fare branding? Il primo passo inizia molto prima della creazione del logo, sito e comunicazione aziendale: pronto a percorrerlo insieme?

Cosa significa e come creare un brand

Ciò che molti non considerano è che un brand non è solo un elenco di prodotti o servizi. Il brand deve raccontare la motivazione che ti ha portato all’idea originale, la scintilla che ti spinge ogni giorno ad investire su questo progetto ed i valori che porti avanti con ogni azione.

Nonostante il termine “Brand” significhi letteralmente “marca”, infatti, il suo utilizzo non è prettamente commerciale. In senso più ampio, Philip Kotler e Gary Armstrong, padri del marketing moderno, lo definiscono come tutto ciò che un prodotto e/o servizio rappresenta per i consumatori”.

Detta in modo più semplice, il brand è tutto ciò che le persone dicono di te una volta uscito dalla stanza! Come fare dunque per creare un brand positivo, forte, stabile e coerente per la nostra attività di business? 

Come creare un brand: gli elementi per fare branding nel 2023 e 2024

Molti credono che basti un logo per essere riconoscibili, distinguersi dai competitors e “fare branding”. Una credenza diffusa ma molto erronea, che riduce il concetto stesso di “logo” a simbolo che non deve rispondere a specifiche esigenze stilistiche, commerciali e valoriali ma soltanto al gusto personale, tuo o dei potenziali clienti. 
Sarebbe come dire che qualcuno sceglie di comprare da te soltanto perché hai il logo del suo colore preferito: sappiamo benissimo che non è così.

Gli elementi da definire per creare un brand e fare branding in modo coerente ed efficace sono:

  • Vision, Mission e Valori:
    Può sembrare strano, ma questi sono gli elementi più difficili da definire per un imprenditore. Tendiamo a darli per scontati, dando definizioni approssimative piene di parole trite e ritrite senza tenere in considerazione la reale importanza di quanto stiamo dicendo. 
    • La Vision è ciò che l’azienda vuole raggiungere, un obiettivo che ha effetto sulla collettività, che sia veramente sentito e portato avanti con le decisioni ed azioni giornaliere.

      Purtroppo sono fin troppe le aziende che non si dimostrano vere e coerenti nella propria vision, soprattutto nei temi della sostenibilità o eguaglianza di genere; ecco perché si cade spesso nel così detto GreenWashing, Pinkwashing, Rainbowwashing e chi più ne ha più ne metta! Ne abbiamo parlato qui!

      Per questo nel Brand Workshop studiamo tutto come un’esperienza di gioco, diretta ed immersiva: a partire dai valori dei singoli membri dell’azienda, andiamo a ragionare per macro-gruppi semantici fino a trovare quelli comuni che andranno a definire il Brand e verranno declinati nella Vision.
    • La Mission, invece, si riferisce ai passi concreti che si intendono fare per raggiungere la vision: se la vision è “il dove”, la missione è il “come ci arriviamo?”.

      Proprio per questo suggeriamo di non limitarsi a poche righe di testo astratto, ma a definire almeno dieci azioni che si intende fare ogni giorno dell’attività in ogni aspetto della stessa.

      Definiti questi tre aspetti, abbiamo già uno scenario chiaro su chi è davvero il brand: non è più “un ristorante”, “un e-commerce”, “un agriturismo” o “un consulente”, è un progetto con un obiettivo e dei valori, con un percorso definito da degli step precisi!
Brand Workshop: creare un brand umano nel 2024
  • Core, Claim e Logo:
    Una volta definito tutto ciò, lasciamo la parola all’istinto, all’anima del progetto in una serie di scelte immediate tra valori e sensazioni razionali ed emotivi che ci lasciano con due termini, uno per categoria, che diventano il core del nuovo Brand e spesso anche la base se non il claim stesso!

    Un percorso articolato, pieno di energia, ispirazione, scoperta ma anche emozione e, perché no, anche commozione… che permette di avere la carta di identità del tuo Brand sul quale i professionisti possono realizzare il logo più indicato per racchiudere e far percepire a colpo d’occhio dagli utenti l’anima del nostro brand.
  • Tone of voice:
    Nella definizione degli elementi precedenti, come sono stati formulati, le loro ridondanze ed il target emerso da questa prima analisi ci permette di capire anche il tone of voice più adatto al progetto.

    Per farlo, è utile basarci sui quattro pilastri della comunicazione: quattro modi distinti di comunicazione, combinabili tra loro, che definiscono un modo di parlare ed agire più o meno formale, più o meno irruento, scherzoso, ironico, emotivo, coinvolgente.
  • Color palette e Coerenza visiva:
    Al logo si accompagna una color palette ed una serie di declinazioni che permettono di creare una coerenza visiva in tutte le comunicazioni e piattaforme del brand, sia digitali che fisiche.

    I colori, infatti, portano in sé connotazioni comuni e diffuse nella mente dell’uomo che se ben selezionate, grazie ad appositi studi e competenze, riescono a racchiudere l’anima di un Brand in pochissimi elementi, da riproporre su brochure, post social, menù, biglietti da visita, packaging, gadget, sito web e molto altro.

Su quest’ultimo aspetto si tende a fare fatica nel distinguere branding e marketing: un logo e l’identità visiva sono elementi a metà strada, in quanto racchiudono in sé il cuore del brand ma rispondono anche ad esigenze di marketing in quanto spesso sono i primi elementi che il target conosce di noi!

In particolare, brand e marketing sono auto-dipendenti l’uno dall’altro, perché se il brand ha bisogno del marketing per farsi conoscere, il marketing ha bisogno del brand per definire la strategia di branding! Cosa vuol dire fare branding? Vediamolo insieme!

Come fare branding: elementi e consigli per creare un brand

Da quanto detto finora, creare un Brand sembra qualcosa che una volta fatto non serve nient’altro, ma non è così. Il passo successivo è infatti selezionare quelle attività, punti di contatto, prodotti, servizi, offerte, spazi ed esperienze nei quali presentarci agli utenti target facendoli immediatamente entrare nel mondo del nostro Brand.

Ogni elemento di contatto, dal sito web, alla newsletter, al profilo Instagram piuttosto che TikTokk o Linkedin, fino alla cartellonista, brochure etc… devono essere definiti ed inclusi in una strategia di branding.
Per fare branding infatti, bisogna analizzare il proprio target e le sue abitudini di consumo e di comportamento, selezionando quei luoghi – digitali e non – affini al brand che abbiamo definito, coerenti con il nostro tone of voice e vision.

La parola d’ordine per fare branding è personalizzare, far emergere il concept, il mood e tutto ciò che distingue il brand dai competitor in ogni elemento. Per questo è fondamentale definire in fase di analisi la Unique Selling Propositi (USP), cioè la “proposta di vendita unica”, non tanto dal punto di vista commerciale ma valoriale.

Questa può essere un determinato metodo di lavoro, ma anche una filosofia di consumo, di politica aziendale, cultura aziendale o di operatività. Va studiata in relazione al mercato per farne una leva di marketing potente e differenziante, supportata dal branding. Ma fino a che punto riusciamo a distinguere branding e marketing?

Branding vs marketing: cosa sapere per creare un brand

Il brand, come abbiamo visto, deriva da chi sei, da chi aspiri ad essere e da chi i consumatori pensano che tu sia. In base a questi elementi e l’obiettivo si definisce una strategia di marketing che diventa “il come”, il mezzo attraverso cui far conoscere il nostro brand sul mercato e coinvolgere il nostro target.

I due vanno visti come facce della stessa medaglia in quanto strettamente dipendenti l’uno dall’altro, seppur profondamente diversi. Infatti, il marketing si occupa di selezionare e declinare quei punti del nostro brand che possono interessare e colpire maggiormente il nostro target; ragiona attraverso strategie, dati e analisi studiando il mercato, i competitor, gli utenti e le piattaforme sui quali declinare il brand in modo efficace e coerente.

Cosa vuol dire e come creare un brand nel 2023 e nel 2024

Per creare un brand, è fondamentale ricordare e rispettare questa distinzione. Immagina il tuo brand come una persona, ha i suoi gusti, i suoi sogni, il suo stile, il suo modo di parlare. Adesso immagina il marketing come una serie di contesti diversi: un galà elegante, una partita a calcetto tra amici, un colloquio di lavoro o un pranzo informale… Pur rispettando il proprio modo di essere e tone of voice, il nostro Brand dovrà inevitabilmente adattarsi al contesto in cui si trova, seppur in modo unico e personale.

Grazie alla coerenza valoriale, visiva ed al tone of voice, infatti, la riconoscibilità del Brand persiste ed anzi, viene ancor più apprezzata e compresa dai diversi utenti!
Se ti diciamo: “Think Different”, cosa ti viene in mente? Ecco, questa è la dimostrazione di cosa significa costruire un Brand forte.

E tu, come ti fai ricordare dal tuo target?
Scopri alcuni esempi pratici su come creare un Brand da zero, fare branding e declinare se stessi su più piattaforme. Vieni a conoscere i nostri progetti di Branding: dalla libreria-bistrot dalle mille avventure, all’azienda produttrice di case in legno sostenibili fino ad una bio-profumeria pop dall’animo solare!

Clelia

Author Clelia

Ha sempre in mano una penna o una matita, fisica o digitale che sia, con una sola parola d’ordine: scrittura creativa. Nella scrittura e nell’arte ha sempre preso scelte originali, portandola a ideare un intero murales a soli 13 anni. Oggi queste parole chiave la accompagnano nelle sue giornate dietro il suo amato smartphone, ad inseguire ed apprendere tutte le novità dei social per essere la digital content creator più sul pezzo che potessimo trovare: d’altronde, la generazione Z non si smentisce mai

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