VOUCHER DIGITALIZZAZIONE FAQ
Si parla da tempo della volontà da parte dello Stato Italiano di incentivare l’informatizzazione delle PMI. Adesso questa intenzione è diventata una certezza con il VOUCHER DIGITALIZZAZIONE PMI che prevede un ammontare complessivo di 100 milioni di euro da destinare a favore della digitalizzazione dei processi aziendali.
E’ naturale che nascano domande e dubbi sul VOUCHER DIGITALIZZAZIONE…
Ecco le FAQ sul VOUCHER DIGITALIZZAZIONE più importanti:
- CHI PUÒ ACCEDERE AL VOUCHER DIGITALIZZAZIONE PMI?
Le micro, piccole e medie imprese iscritte al Registro delle Imprese. - I LIBERI PROFESSIONISTI POSSONO RICHIEDERE IL VOUCHER?
Solo se lavorano come ditta individuale e sono iscritti al Registro delle Imprese. Altrimenti non possono, anche se appartengono a un albo professionale come avvocati, commercialisti, ecc. - QUALE È L’IMPORTO DEL VOUCHER CHE PUÒ ESSERE CONCESSO?
A ogni impresa può essere erogato un voucher per un valore massimo di 10.000 euro per coprire fino al 50% delle spese.
ESEMPIO: per una spesa di 15.000 euro verrà erogato un vaucher di 7.500 euro, per una di 25.000 euro un vaucher di 10.000. - COME DEVONO ESSERE INOLTRATE LE DOMANDE PER IL VOUCHER?
Le domande dovranno essere inviate solo in modalità telematica sul sito del MISE dalle ore 10.00 del 30 gennaio 2018 fino alle ore 17.00 del 9 febbraio 2018.
Dal 15 gennaio sarà accessibile sul sito la procedura informatica da seguire. - VERRA’ APPLICATO IL CRITERIO CRONOLOGICO PER L’ACCETTAZIONE DELLE DOMANDE?
No, tutte le domande inviate regolarmente secondo i requisiti richiesti verranno considerate come pervenute nello stesso momento. Se le risorse finanziarie assegnate a ogni regione non saranno sufficienti per soddisfarle verrà effettuata una ripartizione delle risorse proporzionale alle richieste delle imprese. - I PREVENTIVI DEVONO ESSERE ALLEGATI ALLA DOMANDA PER L’OTTENIMENTO DEL VOUCHER?
No, non è necessario - QUALI SONO I REQUISITI RICHIESTI?
Iscrizione al Registro delle Imprese e avere sede in Italia.
Identificazione e autenticazione attraverso la Carta nazionale dei servizi (CNS), il dispositivo che consente l’autenticazione personale attraverso un “certificato digitale” e che viene rilasciata a titolari di cariche di impresa e persone fisiche. Si può richiedere a Camere di Commercio, Regioni e Comuni.
PEC valida e firma digitale del legale rappresentante o di chi ne ha ricevuto la delega.
Non avere ricevuto altri contributi pubblici per l’acquisto degli stessi beni.